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L’Agenzia spaziale indiana (ISRO) ha lanciato ieri con successo l’orbiter lunare Chandrayaan-2 assieme ad un lander, Vikram e ad un rover, Pragyan. Il lancio è avvenuto mediante un lanciatore GSLV Mk3, partito dal Satish Dhawan Space Centre. Scopo della missione, mettere Chandrayaan-2  in orbita polare lunare (a 100 km) e far allunare il lander e il rover vicino al Polo Sud del nostro satellite, finora inesplorato. Il successo della missione farebbe diventare l’India il quarto Paese, dopo Usa, Unione Sovietica e Cina a far arrivare un proprio veicolo sul suolo lunare. La separazione di Chandrayaan-2 (3.850 kg) dal terzo stadio criogenico del lanciatore è avvenuta a 974 secondi dal lancio. Per il 13 agosto è prevista l’immissione in orbita trans-lunare dell’orbiter, dopo lo svolgimento di cinque manovre, mentre l’orbita lunare sarà raggiunta 7 giorni dopo. Rover e lander si separeranno dall’orbiter a 43 giorni dalla missione, costata 150 milioni di dollari, e l’allunaggio sarà pertanto tentato il 7 settembre. Oltre ad arrivare sul polo sud della Luna, l’intento di ISRO  – che ha definito questa missione spaziale “la più complessa mai effettuata dall’Agenzia” – è quello di raccogliere dati su acqua, minerali, attività sismica e caratteristiche termiche della Luna. Chandrayaan-2 è progettato per operare per un anno. Il payload comprende una camera per mappare il suolo in 3D e uno spectometro a raggi X, oltre ad una camera ad alta risoluzione. Vikram, si legge sulla stampa internazionale, comunicherà con il centro a terra e con l’orbiter, oltre a facilitare le comunicazioni con il rover. Il sito di allunaggio si trova a 70,9 gradi sud e 22,8 gradi est in una zona tra i crateri Manzinus C e Simpelius N, con un sito di backup a 67,7 gradi sud e 22,7 est. Per massimizzare l’energia, i pannelli solari del lander e del rover saranno quasi perpendicolari alla superficie lunare. A ISRO sono arrivate le congratulazioni della Nasa.