Sitael e il futuro dei microsatelliti

Di Airpress online

Entro il primo semestre del 2018 “prenderà il volo” l’iniziativa della messa in orbita del primo microsatellite a propulsione elettrica di Sitael, l’azienda del gruppo Angelo Investments, il cui quartiere generale è diviso fra Mola, Bari, Forlì e Salonicco, e al cui attivo ci sono circa 350 dipendenti.

Un sistema innovativo quello della propulsione elettrica, poiché permette di ampliare il settore, portare a una riduzione sostanziale dei costi marginali del satellite rispetto alle tecnologie necessarie alla sua costruzione e, soprattutto, un impatto ambientale davvero ridotto, eliminando dall’equazione i carburanti fossili delle propulsioni convenzionali. I pannelli solari installati su di essi permetteranno un efficienza e una durata maggiore ed alimenteranno i motori elettrici. Inoltre, la tecnologia introdotta per la costruzione dei microsatelliti permetterà a questi di orbitare a quote molto basse, comprese fra 160 e 250 km d’altitudine, risolvendo il problema del carburante necessario alla correzione della rotta continua.

Il debutto dell’innovativo sistema di propulsione a guida pugliese avverrà con il primo lancio commerciale del LancherOne di VirginOrbit, la divisione aerospaziale del colosso americano guidato da Richard Branson. Il lanciatore, installato sulla fusoliera di un Boeing, è stato messo a punto per l’occasione: il lancio del dimostratore tecnico μHETsat che Sitael ha realizzato per l’Agenzia spaziale italiana (Asi) ed europea (Esa). L’accordo tra l’italiana e la statunitense è stato firmato dall’ad Nicola Zaccheo alcune settimane fa. Dal Sole24Ore, l’amministratore delegato ha però già annunciato: “dopo il primo lancio, Sitael ha già una serie di contratti per la messa in orbita di altri microsatelliti”.