La partenza dell’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Paolo Nespoli, che da darà oggi il via agli esperimenti scientifici della missione VITA, dopo il suo viaggio, cominciato venerdì scorso, è stata l’occasione per sottolineare l’importanza dello spazio per il Paese. “Dietro alla missione VITA c’è un sistema che funziona e che ottiene risultati: il sistema dello spazio italiano. Questa missione va infatti al di là del volo, rappresenta la volontà dell’Italia di investire sulle capacità future del Paese”. Ha dichiarato nella sede dell’Agenzia spaziale italiana, il ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Valeria Fedeli, che ha poi aggiunto: “Sullo spazio l’Italia ha un impegno forte, in grado di influenzare il settore a livello internazionale, tanto che la nostra presenza in Esa è sempre più significativa”. Concorde il presidente di Asi, Roberto Battiston che ha sottolineato il forte impegno dell’esecutivo alle politiche spaziali. “Ora è il momento di accelerare – ha detto -, il settore è in crescita e stiamo facendo cose importanti”.
La missione VITA (Vitality, Innovation, Technology, Ability) fa parte della partnership strategica tra Asi e Nasa, sancita dall’accordo bilaterale MPLM. L’accordo stabilisce che, a fronte della fornitura dell’Asi all’ente spaziale statunitense di tre moduli pressurizzati abitativi MPLM (Multi Purpose Pressurized Module), uno di questi trasformato in modulo permanente della ISS, la Nasa garantisca all’Agenzia spaziale italiana delle opportunità di volo sulla Stazione Spaziale Internazionale. “La Stazione Spaziale Internazionale è una meravigliosa casa comune della scienza e della tecnologia – ha detto Battiston -, dove l’Asi ha un presidio scientifico permanente grazie agli accordi con la Nasa. Questo perché l’Italia ha contribuito in maniera fondamentale alla sua costruzione: circa il 50% dei moduli dove gli astronauti vivono e lavorano è stato realizzato a Torino. Inoltre gli esperimenti della missione VITA sono molto importanti perché ci daranno delle indicazioni significative sulle missioni oltre le orbite basse, con la prospettiva dell’arrivo dell’uomo su Marte”. “Nell’esplorazione spaziale la cooperazione internazionale è fortissima – ha aggiunto, Gabriele Mascetti, head of human spaceflight department di Asi -. Abbiamo due accordi con la Nasa, uno con l’Agenzia russa Roscosmos, e quattro con l’Esa, che potrebbero presto diventare cinque”.
Il numero tre caratterizza questa missione: è la terza per Paolo Nespoli, così come tre sono quelle di lunga durata dell’Asi, infine il Terzo Paradiso di Pistoletto è il simbolo della missione VITA. Nelle due missioni precedenti Nespoli è rimasto in orbita per 174 giorni: la prima, ESPERIA, di breve durata, nel 2007 a bordo dello shuttle STS-120 Discovery; la seconda, MagISStra, di lunga durata, nel 2010 con la Soyuz TMA-20. L’astronauta italiano, selezionato dall’ASI nel 1998, è membro del corpo degli astronauti europei di ESA. 60 anni compiuti lo scorso 6 aprile, Nespoli farà parte con i suoi compagni di volo dell’Expedition 52/53 del programma ISS, il cui rientro sulla Terra è previsto per il prossimo dicembre con l’atterraggio nel deserto della regione centrale del Kazakistan.