Nuovi “occhi” spaziali per l’Italia. Conclusi i test di Cosmo-SkyMed seconda generazione

Di Airpress online

Da oggi ci saranno nuovi occhi spaziali ad osservare il nostro pianeta, e soprattutto il nostro Paese. Si è infatti conclusa con successo la fase di test e di qualifica in volo per gli innovativi sistemi di COSMO-SkyMed Seconda Generazione (Csg), il programma satellitare di osservazione della Terra finanziato e gestito dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dal ministero della Difesa. L’inizio della fase operativa del Csg consentirà di assicurare la piena continuità operativa della missione COSMO-SkyMed, che da più di dieci anni assicura dall’orbita il monitoraggio del nostro suolo, incrementandone al contempo le capacità complessive. L’importante traguardo è stato raggiunto pienamente in linea con gli obiettivi stabiliti da Asi e Difesa e il risultato conferma gli elevati livelli di competenza raggiunti dall’industria spaziale italiane che, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, ha realizzato il sistema.

IL PROGRAMMA

L’intesa tra industria, Asi e ministero della Difesa è stata siglata alla fine dell’anno appena passato a Roma. Il documento programmatico pluriannuale prevede la messa in orbita entro il 2025 di altri due satelliti di seconda generazione dopo la prima coppia già realizzata. Il sistema, completamente made in Italy, garantirà una solida piattaforma di osservazione duale, civile e militare, per l’osservazione della Terra attraverso le molteplici modalità operative all’avanguardia dei sensori radar ad apertura sintetica, sia a campo stretto e risoluzione ultra-fine che a campo largo. Il sistema Csg è ad oggi tra i più avanzati sistemi di osservazione terrestre basati sulla tecnologia radar, e rappresenta un miglioramento significativo rispetto alla prima generazione, tutt’ora operativa, in termini di qualità delle immagini, efficienza dei servizi forniti agli utenti civili e governative e una maggiore vita operativa. Il salto generazionale del sistema consente inoltre un’elevata agilità all’intero sistema, consentendo un ampliamento delle possibili applicazioni.

LE APPLICAZIONI

I quattro “occhi” di COSMO-SkyMed sono in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, giorno e notte, con ogni condizione mete, e sono strumenti fondamentali per la previsione di frane e alluvioni, per coordinare i soccorsi in caso di calamità e controllare dall’alto le eventuali aree di crisi. Le nuove tecnologie della seconda generazione di “sentinelle spaziali” consentirà un monitoraggio al decimo di millimetro, permettendo di allargarne i compiti ad ampio spettro: dall’agricoltura di precisione al controllo del patrimonio artistico-culturale nazionale, fino addirittura all’individuazione di abusi edilizi. Applicazione di importanza cruciale in un Paese come l’Italia sarà la capacità di osservare spostamenti millimetrici di edifici e infrastrutture. Già nel 2018 il Miur siglò con Asi e Cnr un programma di mappatura delle scuole italiane per verificarne e monitorarne l’integrità.

L’INDUSTRIA

Il sistema Csg è realizzato e sviluppato in Italia con il contributo fondamentale del Gruppo Leonardo e delle eccellenze dell’industria nazionale. Leonardo è presente con le sue joint venture Thales Alenia Space (Thales al 67% e Leonardo al 33%), responsabile della realizzazione dei quattro satelliti e del sistema End to End, mentre Telespazio, collaborazione tra Leonardo (67%) e Thales (33%) è responsabile del Segmento di Terra, della logistica e delle operazioni. Inoltre, Leonardo contribuisce al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento dei satelliti, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. Al programma partecipa anche e-GEOS, società costituita da Telespazio (80%) e Asi (20%), concessionaria esclusiva per la commercializzazione dei prodotti e servizi di COSMO-SkyMed e COSMO-SkyMed Seconda Generazione in tutto il mondo.