Sardegna, dal MIUR nuovi fondi per l’aerospazio

Di Michela Della Maggesa

Il Distretto aerospaziale della Sardegna (DASS), in qualità di capofila di un parternariato che comprende università, centri di ricerca, tra cui il Cira, e aziende, è stato ammesso al finanziamento da parte del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con  il  progetto  “Generazione  E”.  L’ammontare del progetto, coordinato per la parte tecnica-scientifica dal professor Giacomo Cao dell’Università di Cagliari, è di quattro milioni di euro,  due dei quali a  carico  del   MIUR. Obiettivo,  l’analisi delle prestazioni della propulsion aerospaziale, attraverso modelli calibrati su risultati di test a terra, lo sviluppo di metodi di caratterizzazione di materiali ad alta temperatura, la realizzazione di un prototipo per l’ abbattimento delle emissioni  a terra e lo sviluppo di tecniche di diagnostica avanzata.

“Si tratta dell’approvazione del primo progetto a carattere nazionale – precisa il presidente del DASS Giacomo Cao – che vede il distretto capofila di un partenariato di grande valore e competenza. Siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto che consente ad alcuni soci, quali  l’Università  di  Cagliari,  titolare  di  una  quota  progettuale  di  circa  un  milione  e quattrocento mila euro, il CIRA e la società IM, di poter contribuire in modo diretto all’iniziativa SPTF (Space Propulsion Test Facility), annunciata dal socio Avio nel 2017 e in parte già avviata”. “Il progetto – sottolinea Cao – potrà consentire la creazione di un laboratorio unico in Italia, la cui ubicazione è in fase di definizione, per la valutazione di materiali capaci di sopportare temperature superiori anche ai 3.000 gradi centigrade”.

In cinque anni di vita il distretto ha portato in Sardegna aziende di altissimo profile, quali Avio e Airbus, come pure “significative iniziative imprenditoriali e di sviluppo che cubano circa cinquanta milioni di euro, a fronte di una contribuzione regionale di circa dieci milioni di euro”. “L’auspicio – conclude Cao – è che la Regione, in occasione della rimodulazione del Programma Operativo Regionale (POR), vorrà allocare non meno di cinquanta milioni di euro a favore dell’aerospazio in modo che si possa riprodurre, su cifre ben più rilevanti, l’effetto moltiplicatore già sperimentato, a favore dell’economia dell’isola in un settore riconosciuto come altamente strategico”.