“Lo sviluppo di Space Rider rappresenta una grande opportunità per la strategia europea spaziale”. Così il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, nel commentare la firma del contratto per lo sviluppo di Space Rider. Il programma ricorda il presidente, deriva da due grandi successi dell’Esa, basati sul contributo “determinante dell’industria italiana, il lanciatore Vega con il motore Avum e la navetta IXV”, che ha compiuto con successo nel 2015 il primo lancio orbitale con reingresso atmosferico e ammaraggio. “Space Rider potrà operare nello spazio per vari mesi, realizzando esperimenti con strumentazione che potrà poi tornare a terra, aprendo la strada alla costruzione di materiali in condizioni di microgravità, l’inizio dell’industria 5.0 europea nello spazio, con potenziali importanti ritorni economici”. “Contemporaneamente è stato firmato – prosegue Battiston – l’importantissimo contratto su Vega-E, dove E sta per Evolution, che riguarda lo sviluppo evolutivo del lanciatore Vega C, basato sullo sviluppo di un nuovo motore a ossigeno-metano liquido per lo stadio superiore del Vega, che sarà disponibile nella prima metà degli anni venti aumentando sostanzialmente la flessibilità del Vega C”. Il lanciatore sarà idealmente adatto alla messa in orbita contemporanea di diversi satelliti di taglia diversa su varie orbite. “Sono particolarmente contento della firma di questo contratto che vede impegnata gran parte della straordinaria filiera industriale italiana e rappresenta il punto di arrivo di una strategia messa in campo nel corso dei Consigli Ministeriali Esa del 2014 e del 2016”.