La joint venture spaziale tra Thales 67% e Leonardo 33%, è stata insignita oggi del Premio Nazionale per l’Innovazione (Premio dei Premi), promosso dalla Fondazione COTEC e conferito dalla Presidenza del Consiglio, classificandosi tra le imprese più innovative per la categoria Industria e Servizi. Il Premio è stato consegnato presso la Camera dei Deputati alla presenza della Presidente Laura Boldrini.
Il Premio Nazionale per l’Innovazione è un prestigioso riconoscimento a storie, idee, persone e aziende che cambiano il mondo. Si inserisce nello spirito della Giornata Nazionale dell’Innovazione 2017, istituita nel 2008 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, (#InnovazioneItalia) durante la quale viene presentato il Rapporto annuale “La Cultura dell’Innovazione degli Italiani”.
Questo riconoscimento segue il conferimento a Thales Alenia Space del Premio IxI – Imprese per Innovazione di Confindustria, per il quale l’azienda ha ricevuto l’Award come azienda italiana Innovativa in seguito ad un’indagine approfondita a cura di esperti.
“E’ con grande orgoglio che riceviamo oggi questo Premio – ha commentato Donato Amoroso, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – segno evidente di come l’innovazione sia oggi parte integrante di una strategia d’impresa vincente, ed in particolare per un’ azienda come la nostra opera in un mercato all’avanguardia, dove l’utilizzo di tecnologie particolarmente innovative può fare la differenza”.
Oggi lo Spazio rappresenta un settore ad elevatissimo contenuto di conoscenza e con una enorme capacità di generare innovazione. Thales Alenia Space è dunque da sempre protagonista in questo ambito, sia dal punto di vista dell’innovazione di processo che di prodotto, ed è rivolta sempre verso il futuro, con un’apertura internazionale e con presidio forte sulla frontiera tecnologica mondiale.
Grazie allo sviluppo ed utilizzo di nuove tecnologie produttive che contribuiscono a migliorare la flessibilità e a ridurre il time-to- market, Thales Alenia Space, nel suo stabilimento di L’Aquila, utilizza, ad esempio, il robot, o cobot, collaborativo polivalente Cratos (Collaborative Robot Addressed To Operative Solution robot) che sta già eseguendo la sua prima missione di integrare le componenti elettroniche sulla prima unità della costellazione per l’Osservazione della Terra COSMO-SkyMed di seconda generazione.