Secondo uno studio pubblicato su Nature Geoscience, sotto la superficie ghiacciata del bacino Sputnik Planitia di Plutone potrebbe trovarsi un oceano allo stato liquido. Questo sembra possibile grazie alla presenza di uno strato di gas idrati che, in base alle simulazioni presentate nello studio, potrebbe impedirne il congelamento. Lo studio si basa sui dati inviati dalla sonda della Nasa New Horizons, che il 14 luglio 2015 ha effettuato un passaggio ravvicinato sopra la superficie di Plutone. Quest’ipotesi tuttavia – rileva l’Istituto nazionale di astrofisica -, sembra essere in contraddizione con l’età del pianeta nano, poiché tale oceano dovrebbe essersi congelato molto tempo fa e anche la superficie interna del guscio di ghiaccio che si affaccia sull’oceano dovrebbe essere appiattita. Per gli studiosi giapponesi, lo studio dimostra che la presenza di oceani sommersi nel Sistema solare è più comune di quanto si pensasse, rendendo più probabile la presenza di forme di vita. Il team ha ipotizzato che al di sotto della superficie ghiacciata esista uno strato “isolante” di gas idrati, composti solidi formati da acqua e gas naturali di basso peso molecolare (generalmente metano), che si formano in ambienti caratterizzati da bassa temperatura, alta pressione e sufficiente concentrazione di gas.