Tutto pronto per la nona missione di Vega, la prima del 2017. Alle 02:49 italiane del prossimo martedì 7 marzo, dal centro spaziale europeo di Kourou, in Guyana francese (22:49 ora locale del 6 marzo), il lanciatore realizzato da Avio partirà per condurre in orbita la nuova sentinella, il Sentinel 2b di Copernicus. La scorsa settimana è stata completata l’ultima parte del lanciatore, lo stadio più alto, con l’inserimento e integrazione del satellite montato sul suo supporto e la chiusura dell’ogiva. In questi giorni, i tecnici Avio a Kourou stanno completando le attività di caricamento dei propellenti liquidi. Il lanciatore sarà così pronto per la fase dei controlli finali che si concluderà con l’inizio della cronologia circa sette ore e mezzo prima del lancio.
Vega, il cui primo lancio risale al febbraio del 2012, è il piccolo vettore dell’attuale famiglia di lanciatori europei. Sviluppato e realizzato da Avio presso lo stabilimento di Colleferro attraverso la controllata ELV (partecipata al 30% dall’Agenzia spaziale italiana), e finanziato per il 65% dall’Italia, Vega è in grado di mettere in orbita satelliti di massa fino a duemila chili. Eppure il Gruppo italiano specializzato in lanciatori è già a lavoro sulla futura famiglia europea di vettori spaziali. Avio, che già partecipa per circa il 15% ad Ariane 5, costruirà il nuovo lanciatore Vega C e parteciperà al nuovo lanciatore Ariane 6 con i nuovi motori a solido e le turbopompe ad ossigeno liquido Vinci e Vulcain. Il primo esemplare del nuovo motore a propulsione solida, oggi denominato P120C, è stato recentemente svelato dall’azienda. Il P120C equipaggerà sia Ariane 6 sia Vega C e sarà prodotto da Europropulsion (joint venture al 50% tra Avio e Airbus Safran Launchers).
Per quanto riguarda il payload, il Sentinel 2b raggiungerà il gemello 2a, messo in orbita sempre da Vega nel maggio del 2015. Le due sentinelle, a cui si aggiungeranno anche i successivi 2c e 2d, sono sviluppate da un consorzio europeo che vede Airbus Defence and Space prime contractor (per la Sentinel 1, la premiership spetta invece a Thales Alenia Space Italia, mentre per la Sentinel 2 a Thales Alenia Space Francia). Tale missione si occuperà di fornire immagini ad alta risoluzione multi-spettrale, con una copertura completa, ogni cinque giorni, delle superficie terrestri, marine e costiere per le tutte le latitudini comprese tra 56° sud e 84° nord. Sentinel 2 è la seconda di sei missioni Copernicus, a cui potrebbero aggiungersene presto altre tre o addirittura quattro. Il programma di monitoraggio ambientale, sviluppato da Commissione europea e Ageniza spaziale europea (Esa), conosciuto come Gmes (Global monitoring for environment and security), rappresenta il contributo europeo al Global Earth observation system of systems (Geoss).