Airpress - Mensile sulle politiche per l'aerospazio e la difesa

Il conflitto sotto il segno dell'aviazione

L’aviazione si presentava alla grande prova della prima guerra mondiale in modo non così sprovveduto, come spesso si è voluto far credere. Sebbene in ritardo soprattutto nella produzione di velivoli competitivi e, in parte, nell’organizzazione sul campo di battaglia, ha saputo, con un’azione efficace, risalire la china e ottimizzare un dispositivo all’altezza degli avversari, moderno […]

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Il conflitto sotto il segno dell’aviazione

L’aviazione si presentava alla grande prova della prima guerra mondiale in modo non così sprovveduto, come spesso si è voluto far credere. Sebbene in ritardo soprattutto nella produzione di velivoli competitivi e, in parte, nell’organizzazione sul campo di battaglia, ha saputo, con un’azione efficace, risalire la china e ottimizzare un dispositivo all’altezza degli avversari, moderno […]

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Le ragioni dell'Italia

L’Italia entrò in guerra il 24 maggio del 1915, dieci mesi dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale avvenuto nell’agosto del 1914. Il governo guidato da Salandra avviò le operazioni militari contro l’Austria-Ungheria, partecipando a un conflitto che avrebbe mutato il volto dell’Italia e quello dell’Europa. Come ci è stato ricordato nelle scorse settimane, l’Italia […]

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Le ragioni dell’Italia

L’Italia entrò in guerra il 24 maggio del 1915, dieci mesi dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale avvenuto nell’agosto del 1914. Il governo guidato da Salandra avviò le operazioni militari contro l’Austria-Ungheria, partecipando a un conflitto che avrebbe mutato il volto dell’Italia e quello dell’Europa. Come ci è stato ricordato nelle scorse settimane, l’Italia […]

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Il primato (perduto) della storia

Le tante iniziative per il centenario della Prima guerra mondiale potrebbero indurre a credere a un momento felice per gli studi storici. In realtà la scena culturale è dominata da discipline di matrice ideologica, molto più influenti di quelle empirico-fattuali. Eppure, contrariamente a quanto scriveva Fukuyama 25 anni fa, la storia non è finita. Anzi, […]

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